Cosa bere con la colomba di Pasqua

Cosa bere con la colomba di Pasqua

Prima di scegliere il vino da abbinare bisogna distinguere tra Colomba tradizionale (senza canditi e vanigliata) dalle altre varianti contenenti canditi o creme di ogni genere. 

I vini che vi consigliamo per accompagnare la Colomba Pasquale tradizionale sono i seguenti:


1. Moscato d'Asti

Il vitigno da cui nasce il Moscato d'Asti DOCG è il moscato bianco, famoso per il suo profumo inebriante: il nome deriva infatti dal latino "muscum" (muschio) proprio in riferimento al suo particolare aroma. 


Scheda Tecnica Moscato D'Asti



Colore: giallo paglierino brillante.

Profumo: aroma muschiato con note di frutta gialla, fiori bianca e salvia. 

Sapore: dolce, fragrante.


2. Brachetto

Sono poche le informazioni che abbiamo a disposizione del vitigno brachetto, si ipotizza che sia originario delle colline monferrine e dell'astigiano. Nel XIX secolo si è quasi estinto ed è stato rilanciato solo nella seconda metà dello stesso secolo. 


Scheda Tecnica del Brachetto d'Acqui DOCG



Colore: si presenta rosso rubino, talvolta tendente al rosato o granato chiaro.

Profumo: note di frutta rossa, rosa e muschio. 

Sapore: dolce e delicato, poco tannico e moderatamente strutturato.


Se invece la colomba che avete scelto contiene frutta candida o creme di qualsiasi genere, la vostra scelta dovrà ricadere su:


1. Passito



Il vino passito è un vino molto dolce ottenuto dalla vinificazione tardiva rispetto la vendemmia. Le uve vengono infatti fatte appassire prima di essere vinificate, questo passaggio conferisce al vino un particolare sapore dolce. Il processo di appassitura può differire in base alla zona geografica di produzione, alle tradizioni e alla storia locale. 

A seconda della tipologia di uva utilizzata, il Passito può differire notevolmente.


2. Recioto della Valpolicella

Il Recioto della Valpolicella è ottenuto dall'appassimento delle uve per circa 100 - 120 giorni. Si tratta di un vino dalla grande struttura e buona alcolicità, con residui tali da renderlo dolce e amabile. Il nome deriva dal termine dialettale "recia" ovvero orecchia, in quanto solo la parte più alta e meglio esposta del grappolo (quindi più pregiata) veniva selezionata per accedere al processo di appassimento.


Scheda Tecnica Recioto della Valpolicella



Colore: rosso rubino, intenso e impenetrabile.

Profumo: frutta passita, ciliegia. 

Sapore: intenso e molto strutturato.  


  • 17 April 2019